Abbiamo preso un cane durante la nostra relazione e ci stiamo lasciando, il mio animale sentirà la mancanza del mio partner?

Quando una relazione finisce, i cani divengono spesso oggetto di contesa. Prendere un cane vuol dire assumersi la responsabilità della vita di un individuo che non ha facoltà di scegliere dove e come vivere la propria vita. Sovente le liti e le tensioni familiari, creano stress anche nei cani, a volte somatizzato, altre volte espresso con comportamenti precedentemente sconosciuti, talvolta legati a minzioni e feci, strumento di comunicazione importante nel linguaggio non verbale di questa specie. Intestazione legale a parte (di questo si occuperà il nostro avvocato nel suo articolo) in un mondo etico e probabilmente utopico, ogni elemento della coppia dovrebbe interrogarsi su quale sia la reale natura della relazione con il compagno canino. Uno dei due individui potrebbe aver stretto un legame più empatico e sereno. Un’altra cosa da valutare è lo stile di vita che il cane dovrebbe affrontare, cambiare abitudini per alcuni è molto complesso, altri invece si adattano più facilmente all’impermanenza della vita. Come le persone, ci sono cani con più e meno resilienti e quindi più o meno capaci di affrontare le difficoltà. Per un cane molto insicuro e fortemente legato ad una delle due figure della coppia, perdere il compagno umano, vorrebbe dire perdere il suo punto di riferimento, in tal caso, la sofferenza per la mancanza potrebbe essere paragonata a ciò che potrebbe accadere in caso di decesso del proprietario. Se il cane normalmente vive in giardino e il partner che non vedrà più condivide pochi momenti della sua vita con lui, probabilmente la sua assenza non sarà vissuta in modo traumatico. Alcune razze tendono a creare legami più viscerali con alcuni membri della famiglia, altre hanno un ventaglio prosociale più ampio e saranno in grado di adattarsi meglio alla nuova situazione. In generale, il miglioramento dello stile di vita, aiuta l’adattamento al cambiamento. Alcune persone adottano la soluzione della detenzione congiunta, in tal caso dovrà esserci un buon dialogo tra le due parti, per mettere in chiaro quali sono le abitudini da tenere, per assicurare al cane le attività mentali e fisiche necessarie in ambedue le case e soprattutto una gestione coerente.

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