Hanno rubato il mio animale. Cosa posso fare?

Il furto di animali è un fenomeno purtroppo non raro ma del quale se ne parla poco.
Vittime di sottrazione sono i cani, ciccioli, di razza o meticci, nonché gatti, animali da reddito come pecore – capre, ecc.
Ma cosa fare in questi casi?
E’ bene ricordare che, nonostante gli animali sono essere “senzienti”, per il nostro ordinamento giuridico sono considerati dei “beni” appartenenti al nostro patrimonio.
Proprio per questo, nel caso in cui il nostro “pet” ci fosse sottratto, abbiamo il diritto di fare denuncia, anche se contro ignoti, per il delitto di furto, previsto e punito dal Codice Penale.
Con la denuncia e, producendo possibilmente prove a supporto delle indagini, l’autorità di polizia può procedere nella ricerca del colpevole e del nostro povero animale sottratto.
La denuncia può essere fatta presso ogni questura, a prescindere da dove si sia verificato il fatto, non costa nulla e non serve, necessariamente, il supporto di un avvocato.
La denuncia può essere integrata in ogni momento ed è opportuno produrre delle prove che possano aiutare l’autorità nelle indagini: materiale video-fotografico, testimoni, indizi concreti che possano supportare la ricerca.
In riferimento all’animale rubato, se per esempio si tratta di un cane, è bene fornire ampia descrizione dello stesso, una fotografia e il numero di microchip.
Altro consiglio pratico, in caso di furto di animali, è quello di “lanciare” un vero e proprio appello sui principali social network , via e-mail e “tappezzare” la zona, in cui si è verificato il fatto, con dei volantini contenenti la foto e descrizione dell’animale.
Inoltre, è consigliabile contattare tutti i canili-rifugi della zona per segnalare la scomparsa del 4 zampe ( già effettuata con la denuncia), al fine di essere informati nel caso in cui lo stesso dovesse essere ritrovato vagante per strada. Infatti, nel caso di cani incustoditi, generalmente, per legge, si provvede a trasferirli presso i canili sanitari per gli accertamenti sanitari e le verifiche sulla proprietà.
Ci sono casi, per fortuna, risolti positivamente grazie alla denuncia di furto del cane, anche se trascorsi diversi anni dal fatto.
Così è accaduto ad una coppia di Ravenna che ha potuto riabbracciare, dopo anni di lontananza, il proprio Boxer rubato dalla macchina quando aveva appena un anno.
Il 4 zampe è stato trovato vagante dai volontari della sezione Oipa di Foggia, nel luglio del 2013, disidratato ed in condizioni igienico sanitarie gravi.
Portato dal veterinario, è stato curato, accertata l’irregolare detenzione e, soprattutto, il fatto che lo stesso fosse per strada da parecchi giorni senza che nessuno, della zona, lo avesse reclamato. Per fortuna, grazie alla presenza del microchip, mediante ricerca all’anagrafe canina nazionale, sono stati identificati i proprietari, residenti in Emilia Romagna i quali, immediatamente, si sono recati nella città pugliese per incontrare e riportare a casa il proprio boxer. A nulla è valso il tentativo, da parte della famiglia “adottiva”, comparsa soltanto successivamente e senza neppure aver segnalato, nei giorni precedenti, la scomparsa del povero cane, di pretenderne la restituzione.
Una storia finita con un happy end, grazie alla tenacia del volontari, l’aiuto dell’autorità di polizia e, sembra poco, il microchip presente nel cane, mediante il quale sono stati individuati gli effettivi proprietari.
Un altro caso, per fortuna risoltosi positivamente, è stato quello di un gatto rubato e utilizzato, dal suo aguzzino, per ricattare il proprietario, al fine di ottenere un’ingente somma di denaro in cambio della restituzione dell’animale.
Il proprietario non si arrende alle minacce  e denuncia subito l’accaduto all’autorità di polizia, grazie alla quale viene identificato il trasgressore arrestato per furto ed estorsione.
Esperienza insegna, purtroppo, che gli animali sono vittime di furto e maltrattamento, pertanto è importante essere sempre vigili e attenti alla loro detenzione come se fossero dei minori, nonché attivarsi, immediatamente, come è stato fatto dai proprietari dei casi raccontati, al fine di essere tutelati dall’autorità e procedere con le indagini per il ritrovamento del povero animale.
Denunciare è un nostro diritto come quello di chiedere un aiuto concreto da parte dell’autorità di sicurezza pubblica.

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