L’importanza dell’educazione e dell’amore
Non è soltanto un’opinione, ma un dato di fatto fondato su posizioni scientifiche: non esistono razze di cani particolarmente pericolose perché ogni singolo cane è diverso, con una sua storia, un suo padrone, un suo temperamento. L’aggressività fa parte della natura di un cane esattamente come fa parte della natura degli esseri umani: se si cresce e si vive in un ambiente fatto di amore e lontani da atti di violenza sarà molto difficile alimentare un carattere aggressivo.
- Niente liste nere: per legge
Dalle leggi anti-scientifiche alla centralità dei veterinari
Nel 2006 il governo italiano emanò una legge che conteneva una lista di 17 razze di cani ritenute pericolose. Nella legge era previsto l’obbligo di museruola e guinzaglio in pubblico per ogni cane appartenente a queste razze. L’ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana) e molte altre associazioni veterinarie dichiararono immediatamente questa legge «priva di consistenza scientifica». Inoltre questa normativa ha aumentato l’abbandono di queste razze rendendole per molto tempo vittime di pregiudizi. Già nel 2009 subentrò un’altra legge che metteva da parte con decisione la lista delle 17 razze, mentre dal 2016 è in vigore un’ordinanza che pone al centro le responsabilità dei padroni e affida un ruolo importante a educatori e veterinari.
- Un amico per il nostro amico
Il veterinario e i percorsi formativi per cani aggressivi
Noi padroni di cani siamo i responsabili del loro benessere e delle loro azioni e dobbiamo fare di tutto per evitare che nel nostro amico possano nascere comportamenti aggressivi. Se vediamo anche un piccolo segnale di aggressività siamo obbligati per legge a rivolgerci a un amico del nostro amico: il veterinario, il quale ci aiuterà consigliandoci un adeguato percorso formativo che coinvolgerà noi e il nostro cane… a prescindere dalla sua razza!
- A volte ci vuole tempo
E attenzione ai bambini: sempre!
Certamente un pitbull o un dobermann sono cani dotati di una forza superiore rispetto a un barboncino o al corgi della Regina Elisabetta, ma questo non ha assolutamente a che fare con una loro presunta aggressività: si tratta soltanto di una loro caratteristica che va orientata introducendoli a una vita affettuosa e piena di amore. Un cane non è una macchina imprevedibile e noi possiamo imparare a conoscerlo esattamente come lui ogni giorno impara a conoscere noi. Per i bambini a volte è un po’ difficile riuscire a trattare il nostro amico a quattro zampe nel giusto modo ed è per questo che è sempre meglio evitare di lasciare i piccoli da soli con un cane. Ma non temete, è solo questione di tempo e anche la vostra casa potrà essere piena dell’amore di un bambino e di un cane insieme.