Cani uguali ai padroni: come è possibile? Lo spiega la scienza

Non è affatto una cosa rara, mentre si cammina per strada, incrociare un cane con il suo padrone e pensare che… sono proprio uguali!

È senz’altro capitato a chiunque, e si tratta di un fatto realmente molto molto frequente. Tanto che anche la scienza, in qualche modo, è giunta a porsi la domanda: come è possibile che un cane possa assomigliare al padrone?

In realtà le cose sono meno “misteriose” e inspiegabili di quello che sembrano.

• La causa… siamo noi!

Un cane che risulta simile al padrone è in realtà il frutto di una serie di dinamiche psicologiche che senza renderci conto mettiamo in atto. Lo ha confermato una ricerca dell’Università di San Diego, in California, basata sull’osservazione di un folto numero di coppie cane/padrone.

Innanzitutto c’è da tenere in considerazione che quando un padrone sceglie un pet lo fa mettendo in atto anche un meccanismo mentale basato sulla famigliarità. È del tutto naturale infatti essere attirati da qualcosa che, anche solo vagamente, possa sembrarci simile a qualcosa che già conosciamo: così anche il viso di un cane, che ci sembra più “adatto a noi” se in qualche modo ci assomiglia.

Allo stesso modo può succedere qualcosa di simile negli occhi di chi guarda. Se siamo seduti su una panchina al parco e osserviamo i padroni che passeggiano con i loro cani ci capiterà di associare quelle figure attraverso l’aspetto fisico: la nostra mente connette e associa gli elementi fisici di figure che riteniamo “un tutt’uno”. Come quando ci capita di pensare che una coppia di fidanzati si assomigli anche fisicamente!

• Una somiglianza anche nell’umore e nel carattere

Non è per nulla secondario l’aspetto interiore che ci lega ai nostri cani. È assolutamente frequente infatti che un cane assuma lo stesso stato d’animo del proprio padrone, specialmente se si tratta di emozioni vivide e che modificano i nostri comportamenti: una grande gioia, un grande dolore, un forte buon umore, un nervosismo acuto… Tutto questo viene “assorbito” e “imitato” anche dal nostro cane!

Questo comporta che quando scegliamo un cane lo facciamo anche percependo una certa affinità anche dal punto di vista del carattere. Sempre secondo la ricerca di San Diego ci sono delle dinamiche molto frequenti nella scelta dei cani in base al proprio spirito.

Alcuni esempi? Beh, le persone socievoli ed estroverse scelgono quasi sempre Golden Retriever. Gli sportivi invece Dobermann (se maschi) o Dalmata (se donne). Le signore di una certa età sono tendenzialmente affascinate dagli Yorkshire o dai Barboncini.I giovani creativi si sentono attratti dai Collie o dai Pastori tedeschi.Le persone pigre finiscono spessissimo per scegliere un Cocker Spaniel.

Insomma, possiamo dire che è proprio vero: tale cane tale padrone… ed è tutto “a causa” della nostra mente!

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