Giornata Mondiale del Cane da Soccorso: scopri chi sono questi eroi a quattro zampe, le loro caratteristiche e come trasformare anche il tuo peloso in un soccorritore esperto

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Siamo abituati e vederli in spiaggia, seduti sulla sabbia con il giubbottino di salvataggio, pronti per entrare in azione. Oppure intenti a scavare, nella neve o tra le macerie, per tentare di salvare più vite possibili.
Sono i cani da soccorso, veri e propri eroi a quattro zampe che, nei momenti più drammatici, sono pronti a mettere a nostra disposizione la loro forza e il loro incredibile fiuto.

Domenica sarà la giornata a loro dedicata, quindi quale occasione migliore per approfondire di più le caratteristiche di questi cani straordinari? Scopriamole insieme.

Chi è il cane da soccorso?

Esistono due principali tipologie di cane da soccorso: quelli specializzati per il salvataggio in acqua e quelli preparati agli interventi in montagna, o tra le macerie.

I cani da soccorso in acqua

I cani specializzati nei salvataggi in acqua nascono ufficialmente nel 1988, con l’entrata in azione della prima coppia di volontari uomo-cane, composta da Ferruccio Pilenga e dal suo amico a quattro zampe Mas.

Fu proprio Pilenga, negli stessi anni, a fondare la SICS, la Scuola Italiana Cani Salvataggio, la più grande organizzazione mondiale senza scopo di lucro volta alla preparazione dei cani e dei loro conduttori.

I cani da salvataggio in mare hanno ovviamente spiccate doti di acquaticità, devono avere un peso superiore ai 30 chili, e vengono addestrati con prove di resistenza, di traino e addirittura al lancio dall’elicottero.

I cani da soccorso montano

Il primo cane da salvataggio in montagna, o cane da valanga, è Barry, un esemplare di San Bernardo vissuto sulle Alpi Svizzere a inizio Novecento, divenuto oggi il simbolo di questi straordinari soccorritori a quattro zampe.
Tuttavia, i cani da soccorso montano vennero effettivamente utilizzati per la prima volta solo nel XX secolo.

I cani da valanga vengono addestrati fin da cuccioli: il loro percorso inizia verso i 7 mesi d’età, ed è improntato sullo sviluppo delle capacità olfattive dell’animale, che gli consentiranno di trovare superstiti sepolti anche a molti metri sotto la neve.

I cani da salvataggio in mare devono avere spiccate doti di acquaticità e un peso superiore ai 30 chili. Vengono addestrati con prove di resistenza, di traino e addirittura al lancio dall’elicottero.

Quali caratteristiche deve avere il cane da soccorso?

I nostri amici a quattro zampe vengono oggi impiegati in tante tipologie differenti di interventi, come la ricerca di superficie, la ricerca tra le macerie, o il soccorso alpino.
Ognuno di essi richiede caratteristiche e “doti” canine diverse e specifiche, ma esistono comunque alcune qualità comuni, che tutti gli aspiranti cani da soccorso devono possedere per poter intraprendere il percorso di addestramento ed essere riconosciuti come tali.

  • Tempra e resistenza
    I cani da soccorso devono possedere un carattere molto equilibrato e sereno, in grado di tollerare esperienze negative come la presenza di fuoco, fumo, acqua o terreni sconnessi e scoscesi.
    Devono inoltre avere una struttura robusta e ottima resistenza, poiché le operazioni di ricerca e salvataggio possono durare anche molte ore consecutive.
  • Obbedienza e cooperazione
    Il cane da soccorso deve saper rispondere prontamente sia agli stimoli esterni, sia agli ordini del proprio conduttore, e deve inoltre dimostrare ottime capacità di cooperazione e collaborazione con gli altri membri del team di salvataggio.
  • Concentrazione e persistenza
    Il cane da soccorso deve essere sempre estremamente attento. Deve saper resistere alle distrazioni spesso presenti nell’ambiente, mantenendo i propri sensi costantemente in allerta per tutta la durata dell’intervento.
    Inoltre, è fondamentale la sua attitudine alla persistenza: il cane da soccorso non deve fermarsi fino a quando non avrà raggiunto il proprio obiettivo.
  • Spirito d’iniziativa e curiosità
    Il cane da soccorso deve essere naturalmente curioso e deve avere un forte spirito d’iniziativa. Durante l’addestramento, infatti, questi cani imparano a prendere decisioni e ad agire da soli, poiché in molte occasioni, come tra le macerie di un terremoto, il conduttore non potrà essere al loro fianco.
  • Sensi estremamente sviluppati
    Il cane da soccorso deve avere un istinto sensoriale molto forte, che coinvolga vista, olfatto e udito, per poter trovare ogni minima traccia che consenta alle squadre di intervento di individuare e salvare più persone possibili.
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Le razze più predisposte

Esistono alcune razze canine che, per carattere, fisico e attitudini, sono molto più predisposte di altre per divenire cani da soccorso.

Le più importanti, e dunque le più utilizzate dalle squadre di pronto intervento, sono il Pastore Tedesco, il Pastore Belga, il Border Collie, il Labrador e il Golden Retriever, il Terranova e il Cane d’Acqua Spagnolo.

Queste razze seguono un rigoroso addestramento volto ad esaltare al massimo le loro naturali qualità, così da essere sempre più affidabili e precisi nei delicati e difficili compiti che l’uomo gli affida.

Come si diventa cane da soccorso?

Ti piacerebbe entrare a far parte insieme al tuo peloso dell’Unità Cinofila della tua città? Se il tuo cane possiede le giuste caratteristiche, perché no!

Per diventare un componente delle Unità Cinofile da Soccorso, dovrai per prima cosa iscriverti ad una associazione di volontariato di Protezione Civile presente nel tuo territorio.
Una volta che sarai divenuto un membro dell’associazione, potrai seguire con il tuo cane un apposito percorso formativo: una serie di lezioni in cui tu e il tuo peloso imparerete a lavorare in sinergia per il salvataggio in acqua o in superficie.

Al termine del corso, tu e il tuo amico a quattro zampe dovrete affrontare un esame di abilitazione e, se lo supererete con successo, diventerete a tutti gli effetti membri dell’Unità Cinofila da Soccorso.

Attenzione, però: tieni sempre presente che un cane giovane apprende con maggiore facilità. Se vuoi intraprende questo percorso, dunque, l’ideale è farlo con un cucciolo, iniziando l’addestramento molto presto, tra i 3 e i 5 mesi d’età. Se il tuo amico a quattro zampe è già adulto, invece, l’apprendimento sarà più lento e difficoltoso, ma non impossibile.

I cani giovani apprendono con maggiore facilità. Sarà più facile, quindi, addestrare un cucciolo a divenire un cane da soccorso. Con un cane adulto l'apprendimento sarà più lento e difficoltoso, ma non impossibile.

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