Storie incredibili di cani!

Spesso i nostri amici a 4 zampe sono protagonisti di gesta eroiche che testimoniano la loro fedeltà e il profondo legame che può instaurarsi tra noi e loro. Chiunque abbia un cane sa quanto possano essere davvero speciali e rendere le nostre vite meravigliose. In questo articolo abbiamo raccolto alcune storie vere accadute in varie parti del mondo che dimostrano l’amore incondizionato tra un uomo e il proprio cane!

– Salty da New York

Salty è un Labrador Golden Retriever protagonista del terribile attentato alle Torri Gemelle di New York dell’11 settembre. Il suo padrone, il colombiano Omar Eduardo Rivera, è cieco e si trovava al 71esimo piano della Torre 1 del World Trade Center insieme a Salty, il suo cane guida, quando il primo dei due aerei colpì l’ufficio. All’improvviso l’ingegnere sentì un grande frastuono e si accorse che Salty abbaiava senza sosta nel corridoio. Rivera a quel punto decise di prendere Salty per il guinzaglio e raggiungere l’uscita di emergenza più vicina. Davanti a questa atroce realtà, Rivera decise di lasciare il guinzaglio e ordinò al suo cane di salvarsi senza di lui. Salty, in pochi minuti tornò al fianco del suo amato padrone e lo guidò per tutti e 71 piani dell’edificio fino a raggiungere il pian terreno e uscire dalla torre. Una volta fuori l’edificio crollò.

– Bobby dalla Scozia

Era il 1856 quando John Gray si trasferì a Edimburgo insieme alla sua famiglia e iniziò a lavorare come guardiano notturno. Per avere compagnia durante le sere d’inverno, John adottò un piccolo Skye Terrier che chiamò Bobby. I due erano inseparabili fino a quando nel 1858 John morì di tubercolosi e fu sepolto a Greyfriars Kirkyard.
Bobby non riusciva a separarsi dal suo amico umano e trascorreva intere giornate sulla sua tomba. Il custode del cimitero cercò in diverse occasioni di allontanare Bobby, ma alla fine dovette arrendersi e decise insieme agli abitanti della zona di costruire una cuccia vicino la tomba dell’uomo. Trascorsero 14 anni e Bobby rimase sempre lì a vegliare la tomba fino alla sua morte nel 1872. Sulla sua lapide fu scritto: «Greyfriars Bobby, spirato il 14 gennaio 1872, a sedici anni. Che la sua lealtà e la sua devozione siano un esempio per tutti noi».

– Leo dalla Serbia

La storia di Leo viene da Pancevo, una cittadina vicino a Belgrado, in Serbia. Leo, un piccolo bassotto con un grande cuore, un giorno ha saputo dimostrare tutto il suo coraggio salvando la vita alla sua padroncina difendendola dall’attacco di un altro cane. Il piccolo bassotto ha pagato la vita e la cittadina di Pancevo per ricordare a tutti il suo esempio virtuoso e il suo sacrificio, ha voluto dedicargli una statua. Sulla targa vicino alla statua, si legge: “Dedicata a tutti i piccoli eroi con un grande cuore”. Come Leo.

– Buddy dall’Alaska

Siamo in Alaska nell’aprile del 2010. Buddy, un pastore tedesco di cinque anni sta lavorando insieme al suo proprietario Ben Heinrichs nel garage di casa. All’improvviso scoppia un incendio e Ben si ritrova intrappolato nelle fiamme. Buddy, a quel punto inizia a correre arrivando alla strada più vicina dove incontra una volante della polizia. Inizia ad abbaiare per attirare le loro attenzioni e riesce a farsi seguire fino all’officina. Una volta arrivati sul posto gli agenti si ritrovano davanti ad un grosso incendio che circonda tutta l’abitazione. Ben, insieme alla sua famiglia, era riuscito ad uscire attraverso una finestra della cucina e grazie all’intervento del suo amico a 4 zampe sono stati medicati e messi in salvo. «Se non fosse stato per lui avremmo perso la nostra casa. Buddy è il mio eroe»: queste le parole del suo padrone Ben per il coraggio e l’atto eroico del suo amico Buddy. Buddy è stato simbolicamente premiato con scodella d’argento e inserito nel programma di prevenzione antincendio del paese.

– Hachiko dal Giappone

Questa è la storia di Hachiko il cane giapponese, di razza Akita, che per dieci lunghi anni continuò a recarsi alla stazione del treno per aspettare il suo padrone, un professore universitario ormai morto d’infarto. Ogni giorno, per dieci anni, Hachiko fuggiva da qualsiasi famiglia che lo accoglieva per andare davanti alla stazione in attesa di veder scendere dal treno il suo padrone. Hachiko è morto all’età di 13 anni nel 1935. La sua storia così commovente ed esemplare è stata raccontata in un film mentre alla stazione di Shibuya, in Giappone, è stata costruita una statua in bronzo in suo onore posizionata dove il cane attende sempre il suo padrone.

Cosa c’è di più bello di un amore così grande?

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