L’amico disabile

Uno dei segnali più importanti di evoluzione della nostra società è l’attenzione alla disabilità: chi è diversamente abile ha un diritto imprescindibile a vivere una vita piena, appagante e normale. Tutti abbiamo il dovere di creare le condizioni perché ciò possa avvenire. Vale anche per i nostri amici pelosi: un cane o un gatto affetti da disabilità possono vivere bene e continuare a regalarci il loro affetto.

Certo, la convivenza con un animale disabile richiede qualche accorgimento e qualche attenzione in più, ma proprio per questo il nostro legame con lui e la comprensione reciproca si possono rafforzare ancora di più. L’importante è ricordarsi un aspetto chiave: a differenza degli umani, il nostro amico peloso non sa di essere disabile, anche se è ovviamente molto consapevole di quello che può fare, dei suoi limiti e delle sue necessità. Può incontrare qualche difficoltà nella vita quotidiana, ma non dobbiamo compatirlo. Invece, dobbiamo essere ben consapevoli dei suoi particolari bisogni e aiutarlo a superare gli ostacoli: insomma, dobbiamo rimuovere le barriere che possono esserci tra lui e una vita normale. Dal canto suo, il quadrupede si adatta alla propria condizione ed è felice di prendere quello che la vita gli può offrire. Sa che si può fidare di noi, che gli vogliamo bene e non ha problemi ad accettare il nostro aiuto, ma ha anche bisogno della sua autonomia: rispettiamolo, aiutiamolo e coccoliamolo, lui sarà sempre presente per noi.

Per aiutare il nostro amico nella sua condizione, ci sono poche regole fondamentali da seguire:

  • Prendiamoci cura della sua salute: portiamolo regolarmente dal veterinario, assicuriamoci sempre che stia bene e consideriamo con attenzione se non abbia subito traumi, lesioni o ferite nel corso della giornata;
  • Rimuoviamo le barriere: teniamo sotto controllo la casa e gli altri ambienti che il nostro amico frequenta regolarmente e facciamo in modo che possa accedervi liberamente, senza ostacoli o pericoli per la sua salute. Se ha problemi di mobilità, eliminiamo scalini e strettoie e assicuriamoci che possa raggiungere facilmente ciò di cui ha bisogno. Se i suoi problemi sono percettivi (come la cecità o la sordità), evitiamo di introdurre cambiamenti bruschi nella disposizione degli spazi e degli oggetti per non disorientarlo; se cambiamo qualche mobile, guidiamolo nel nuovo ambiente e rassicuriamolo mentre ritrova l’orientamento;
  • Ricorriamo ai necessari ausili: carrozzine, carrelli, tutori, protezioni e guinzagli e bardature speciali possono essere di grande aiuto per il peloso che ha difficoltà di movimento o di percezione e orientamento. La loro vita può cambiare davvero e la felicità del nostro amico che riesce di nuovo a muoversi autonomamente non ha prezzo;
  • Infine, e soprattutto: facciamogli sentire che ci siamo. Le coccole, la nostra voce, l’affetto e l’attenzione che portiamo ai suoi bisogni sono quanto di più importante, sempre.  

Condividi su:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *