La corsa alla pappa

In condizioni normali, il nostro amico peloso spazzola il cibo dalla ciotola senza fermarsi finché non ha finito tutto e andrebbe avanti a oltranza: non possiamo fare affidamento sul suo giudizio, così consapevole e attento in altre circostanze, perché se lasciassimo decidere a lui quando è sazio, in poco tempo ci troveremmo un cane fortemente sovrappeso. La ragione di tanta ingordigia è evolutiva ed è uno dei tratti comportamentali ereditati dai lupi. I cugini selvatici dei nostri amici, infatti, cacciano in branco prede molto più grosse di loro, come cervi, caprioli o alci, ma non sempre hanno successo nella caccia: da diversi studi è emerso che, in media, i lupi riescono a catturare una preda soltanto il 14 per cento delle volte che cacciano. Per fare un raffronto, i licaoni sono i predatori terrestri più efficienti, con uno strabiliante 85 per cento di successo, mentre i ghepardi arrivano al 58, i leopardi al 38 e i leoni si fermano al 25; se la cavano molto peggio gli orsi polari, con appena il 10 per cento e chiudono la classifica le tigri indiane, che riescono nella caccia soltanto tra il 5 e il 10 per cento delle volte (ma quelle siberiane sembrano avere molta più fortuna).

Insomma, una volta su sette i lupi dispongono di cibo in sovrabbondanza e si riempiono quanto possono, anche per evitare di difendere la carcassa da altri predatori, come branchi rivali o uccelli rapaci, ma le altre sei saltano il pranzo. Per questo il loro apparato digerente è in grado di metabolizzare enormi quantità di cibo e il loro appetito è la proverbiale fame da lupi: così posson fare scorta per i periodi di magra. Fortunatamente per lui, il cucciolo di casa non ha di questi problemi: ci siamo noi, che gli riempiamo la ciotola due volte al giorno e vigiliamo sui possibili eccessi.

D’altra parte, il nostro amico ha l’impulso a finire subito il cibo che ha davanti ma, una volta pulita la ciotola, in genere è completamente soddisfatto: proprio perché il suo organismo è predisposto a lunghi periodi di magra, sente gli stimoli della fame molto meno di noi. Ciò non significa che il nostro amico non abbia le sue predilezioni e sia privo di gusto: il cibo umido è generalmente preferito a quello secco, proprio perché è più affine alla consistenza della preda appena cacciata. Per questo vedremo il nostro amico accorrere festoso alla ciotola come non mai, con questo bio menù ricco di manzo: un alimento saporito, preparato con materie prime provenienti da agricoltura biologica. Il manzo (86,8 per cento) è ricco di proteine, contiene vitamine del gruppo B, importanti per il buon funzionamento del sistema nervoso, e fornisce energia rapidamente disponibile. È un alimento gluten free, in cui il miglio è l’unico cereale presente, ed è arricchito con importanti sali minerali come il calcio e il fosforo. Le carote contengono betacarotene, che il corpo trasforma in vitamina A, importante per la protezione della vista e il mantenimento di una pelle sana. Il finocchio apporta fibre utili per la corretta funzionalità intestinale.

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