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I cani sono creature straordinarie, in grado di regalarci affetto, serenità e gioia ogni giorno, incondizionatamente.
Sono loro a starci accanto nei momenti più difficili, donandoci tutto il loro amore senza mai chiederci nulla in cambio.
Per questo, se chiedessimo ad un qualsiasi proprietario se il suo amico a quattro zampe è in grado di provare ed esprimere emozioni, la risposta sarebbe senza dubbio si.
Ma cosa dice la scienza? I cani sono davvero capaci di provare emozioni al pari di noi umani? Scopriamolo insieme.
Felicità e allegria grazie all’ossitocina
La scienza ha innanzitutto dimostrato che i cani producono ossitocina.
Nota anche come “ormone dell’amore”, l’ossitocina è prodotta anche da noi esseri umani, in particolare quando siamo innamorati o grati per una dimostrazione di affetto, ed è quindi connessa alla capacità di provare felicità, gioia e allegria.
Ciò significa che questi sentimenti fanno senza dubbio parte anche della natura canina.
Ciò che differenzia i nostri amici a quattro zampe, ovviamente, è il modo in cui manifestano la loro felicità.
I cani, infatti, esprimono le emozioni attraverso il linguaggio del corpo. Oltre al famoso scodinzolio, che tutti sappiamo essere sinonimo di gioia, ci sono altri segnali che ci permettono di comprendere se il nostro cane è felice: la bocca semiaperta, le orecchie distese, la postura rilassata e, ovviamente, mostrarci la pancia in attesa delle coccole.
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Tra istinto e sentimento
La gelosia
Non dimentichiamo che il cane è pur sempre un animale e, come tale, è spesso guidato dall’istinto.
L’istinto di conservazione, in particolare, lo rende estremamente fedele al proprio branco, con cui crea un legame inossidabile, soprattutto quando questo gli consente di sperimentare emozioni positive.
Ciò, tuttavia, porta anche alla possibile comparsa di sentimenti come la gelosia, poiché il cane non vuole perdere i componenti del suo branco, nè essere messo da parte.
Se introduci un nuovo cucciolo in casa, o se decidi di allargare la tua famiglia, dunque, abbi cura di non dimenticarti del tuo cane. Non trascurarlo e cerca di mantenere il più possibile inalterata la vostra routine, così da non farlo sentire minacciato dal nuovo arrivato.
La tristezza
La scienza ha poi dimostrato che i cani sono in grado di provare non solo tristezza, ma anche sentimenti molto simili al lutto e alla depressione umana.
Queste emozioni compaiono principalmente quando il cane viene lasciato solo molto spesso e per parecchio tempo, lontano dal proprio padrone, o quando quest’ultimo viene a mancare, poiché è stato dimostrato che i cani sono in grado di percepirne l’assenza, specialmente per quanto riguarda le dimostrazioni di affetto.
Le emozioni di un bambino
È quindi chiaro che, anche secondo studi e ricerche scientifiche, i cani sono in grado di provare emozioni. Tuttavia, si tratta di emozioni basilari e primarie, come affetto, fedeltà, rabbia, tristezza e amore.
Per comprendere orientativamente il ventaglio emozionale dei nostri amici a quattro zampe, la scienza ci dice che possiamo paragonarlo a quello di un bimbo di due anni. La struttura cerebrale dei cani, infatti, gli permette di interagire con il mondo solo in modo generico e poco approfondito.
Questo però non significa che il nostro peloso non sia un essere senziente: esattamente come un cucciolo di uomo, anche il cane riceve gli stimoli esterni in modo impetuoso e ampio, ed è capace di comprendere la portata sia di un gesto d’affetto, sia quella di un atto negativo nei suoi confronti, reagendo di conseguenza.
Ora che sai che anche il tuo amico a quattro zampe può provare emozioni, non ti resta che fare tutto il possibile per renderlo davvero felice: portalo a fare lunghe passeggiate, gioca e trascorri del tempo con lui, e, ogni tanto, concedigli qualche snack goloso fuori pasto!
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Una risposta
Molto interessante anche se forse un po’ scontato per i proprietari di cani. Purtroppo il mio cagnolino, un Boston terrier, è morto quasi un anno fa, quando gli mancavano due giorni a compiere 15(quindici)anni: proprio quindici!!
Adesso ho due gattine, una di 10 anni il 10 maggio e l’altra di quasi 15 anni sempre a maggio.