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Il mese scorso vi abbiamo parlato di come i cani utilizzano la coda – la sua posizione e i suoi movimenti – per comunicare con i propri simili, e di come interpretare i segnali più comuni.
La coda, però, non è il solo mezzo di comunicazione a disposizione del cane. Un altro modo, per noi ben più chiaro e lampante, è di certo l’abbaio.
Ma perché i cani abbaiano, e cosa vogliono comunicarci? Scopriamolo insieme.
Che cos’è l’abbaio?
L’abbaio è il verso tipico del cane, quello che fin dall’infanzia impariamo a riconoscere come “bau”.
Un comportamento che deriva in certa misura dai lupi. I piccoli di lupo, infatti, fanno un verso simile a quello del cane, ma, a differenza di quest’ultimo, i cuccioli smettono ben presto di abbaiare, per passare all’ululato.
Il cane, invece, mantiene questo tratto infantile anche nell’età adulta (secondo un meccanismo evolutivo definito pedomorfismo), continuando ad utilizzare l’abbaio come unico mezzo comunicativo vocale.
L’abbaio è dunque divenuto per il cane un vero e proprio linguaggio. Un linguaggio rivolto tanto ai propri simili quanto a noi umani, e che è caratterizzato da significati ben precisi.
I 4 più frequenti significati dell’abbaio
1. Segnale territoriale e protettivo
Spesso vediamo cani abbaiare quando qualcuno o qualcosa si avvicina alla loro casa.
In questo caso, il significato è territoriale e protettivo: con l’abbaio il cane vuole comunicare che quello è il suo territorio e che non sono graditi intrusi.
Questo è probabilmente il segnale per noi più ovvio e facilmente riconoscibile, poiché è tipico di una delle funzioni più importanti nella storia della cooperazione tra uomo e cane, quella di guardiano.
2. Segnale di allarme o paura
Il cane, poi, può abbaiare per paura, perché spaventato da qualcosa o da qualcuno.
In questo caso si parla di risposta di allarme o paura, e questa può scattare ovunque, anche all’improvviso, non appena il peloso si trova coinvolto o assiste a qualcosa che, per lui, non va.
Sia nel caso precedente del segnale territoriale, sia in questo caso della risposta di allarme, il cane che abbaia potrebbe mordere.
Ciò significa che è fondamentale insegnare ai pelosi non solo a gestire l’aggressività, ma anche a selezionare gli stimoli, per valutare quando è davvero opportuno abbaiare.
3. Segnale di solitudine
Il cane può abbaiare anche per comunicare il proprio senso di solitudine o l’ansia da separazione. In questo caso il verso segnala una condizione di disagio, e potrebbe diventare compulsivo.
Bisogna quindi prestare grande attenzione a questi segnali e, se si presentano, fare tutto il possibile per far capire al nostro peloso che, quando usciamo di casa, non lo stiamo abbandonando.
Come fare? Un buon modo è portarlo fuori a correre e a giocare poco prima di uscire di casa. In questo modo, infatti, produciamo in lui appagamento e stanchezza, che manterranno Fido più tranquillo anche durante la nostra assenza.
4. Segnale positivo
Infine, l’abbaio può rappresentare un segnale positivo: il cane può abbaiare per salutarci, per gioco, oppure perché vuole attirare la nostra attenzione.
In tutti questi casi non bisogna mai dare una risposta punitiva all’abbaio. Il cane sta semplicemente socializzando con noi, ci sta mostrando che ci vuole bene e che desidera trascorrere del tempo insieme, seppur in modo rumoroso.
Si può, però, con dolcezza e affetto, far comprendere a Fido che può dimostrarci il suo affetto anche in modo più silenzioso. L’addestramento richiederà un po’ di pazienza, ma non è particolarmente difficile.
Alcuni consigli? Prima di tutto, non alzare mai la voce. Se urli anche tu, il cane sarà incoraggiato a continuare ad abbaiare. Utilizza poi una parola chiave chiara e semplice, meglio ancora se associata a un gesto. Infine, quando smette di abbaiare, premialo sempre, con un piccolo snack o con delle semplici coccole, così da rinforzare positivamente il comportamento corretto.
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